Chi siamo

 

«la poesia è qualcosa, o qualcuno, che dentro di noi vuole
disperatamente essere».
 Marina Cvetaeva

 

All’interno della Parafarmacia poetica incontriamo la Blackout Poetry e l’eterogeneo mondo della Found ed Erasure Poetry che sono forme di scrittura artistica-poetica-visiva che ridonano nuovi significati a partire da testi pre-esistenti attraverso la cancellatura. Le parole vengono trovate, ci trovano, ci raggiungono. Le parole, le frasi, alla fine, si concretizzano in un testo poetico a nostra misura nel delimitare il nostro perimetro esistenziale, tratteggiando nel qui e ora le nostre emozioni: le parole emerse ci rispondono. Cancelliamo, abbandoniamo le parole che riteniamo inutili per noi, agiamo per eliminazione, per sottrazione del superfluo e ricreiamo qualcosa di nuovo, di intimo che fotografa noi stessi nel momento in cui agiamo. Ci rispecchiamo in una pagina donando voce alle nostre emozioni e trasformandole in segni tangibili su cui posare lo sguardo in maniera nuova, ribaltando la prospettiva e scorgendo nuovi significati. Si cancellano le parole degli altri, denudandole del loro originario sentire e significato. Parole trovate, dissotterrate e rivestite di nuovi ed autentici alfabeti emotivi. Cancelli e ricrei, come finestre che si aprono a nuove prospettive: nuovi scorci, di cui non percepivi l’esistenza, si spalancano sotto ai tuoi occhi.

 

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